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venerdì 15 novembre 2013

Storia di un Collegio



Uscirà presto disponibile online su ilmiolibro.it (continuate a seguire il blog per gli aggiornamenti) un mio romanzo drammatico.

Queste sono le due righe di presentazione che ho pensato possano rendere l'idea del romanzo intitolato "Storia di un Collegio":

"Hai mai pensato che anche nelle situazioni apparentemente più normali si possa nascondere un mistero terribile? No? Questa storia ti farà cambiare idea. Sì? Questa storia confermerà le tue ipotesi."


Per ora vi lascio con questa frase e con le caratteristiche tecniche del volume:

Narrativa
1a edizione 11/2013
Formato 15x23 - Copertina Morbida - bianco e nero
102 pagine


Inoltre segnalo che il volume è già fin da ora acquistabile contattando me direttamente.


Al prossimo aggiornamento,

Flavia Cantini


sabato 2 novembre 2013

Ritratto



Nel 2010 decisi di mettere su carta il ricordo di una donna della mia infanzia, una donna misteriosa e particolare, che viveva, alle soglie del Duemila, come nell'Ottocento senza alcun tipo di comodità in una casa sul limitare del bosco.

Inutile dire che questa figura ha concesso alla mia fantasia di volare fin da quando ero una bambina sempre alla ricerca di misteri, di racconti, di leggende...

Ecco la prefazione del libretto che rievoca questa misteriosa persona, libretto stampato dall'Associazione culturale CaArteiv.


"Spesso ci sono persone che passano la loro vita in anonimato e 
semplicità e, quando se ne vanno, lasciano ricordi soltanto nella mente 
di  chi  le  ha  conosciute  da  vicino.  Eppure,  queste  persone  anonime, 
hanno  talvolta  l’immagine  di  “personaggio”,  di  figura  diversa  e 
circondata da un alone di mistero. 
Ed io, come autrice, desidero, attraverso i paragrafi di questo “racconto 
di  vita  vera”,  dare  voce  e  risalto  proprio  ad  una  persona,  una  donna, 
sconosciuta  e  non  certo  importante,  ma  che  aveva  tutta  l’anima  del 
personaggio.  Era  una  persona  che,  per  i  suoi  riti  quotidiani  e  il  suo 
modo di vivere, non può far a meno di stupire e di distinguersi, in modo 
netto e bizzarro, dal resto della società e dell’ambiente in cui visse. 
Una  donna  che,  come  amo  ricordare,  ha  portato  “l’Ottocento  nel 
Duemila”  seguitando  a  vivere  controcorrente,  con  uno  stile  di  vita 
spartano e legato ancora ai ritmi del primo Novecento. Trascorse la sua 
vita  in  una  casa-eremo,  isolata,  non  lasciandosi  minimamente  scalfire 
dalle  critiche  e  dalle  derisioni  di  quanti  non  sanno  comprendere  e 
rispettare le scelte altrui e prendono in giro il diverso. 
Una donna forte, risoluta, con mille sfaccettature, immersa in un clima 
quasi  primitivo  e  costellato  da  superstizioni,  leggende,  piccoli  riti 
quotidiani  sempre  uguali,  una  donna  da  cui  traspariva  un  alone  di 
mistero che, spesso, incuteva una sensazione di paura mista a curiosità. 
I  paragrafi  di  questo  racconto,  che  vuole  ricordare  questa  donna-
personaggio,  parleranno  di  lei  attraverso  i  ricordi,  le  sensazioni  e  le 
emozioni di chi scrive, in modo senza dubbio non lineare ma dettato dal 
sorgere, nel corso della scrittura, di frammenti di immagini, di frasi, di 
racconti e situazioni vissute. 
Saranno frammenti ripescati dalla mente di chi scrive e verranno a galla 
seguendo il flusso, sempre disordinato, dei ricordi e, come in un diario, 
i paragrafi si susseguiranno senza ordine logico, ma desiderosi soltanto 
di  dare  voce  a  uno  di  quei  tanti  personaggi  anonimi  che  passano  in 
silenzio su questa Terra."









© Flavia Cantini



mercoledì 16 ottobre 2013

Il mio rapporto con la scrittura


Ecco come ho cercato di condensare, in poche righe, il mio rapporto con la Scrittura:


Il mio rapporto con la scrittura è viscerale, è qualcosa che mi viene da dentro, una sorta di urgenza, di chiamata da parte di una storia e dei personaggi a fare sì che, attraverso il mio intervento creativo, possano vedere la luce.
Ho la passione per la scrittura nel sangue, è una grande soddisfazione, è lasciare libera di volare la grande fantasia che ho, di immaginare e di creare situazioni che, senza di me, non potrebbero esistere.
I primi racconti li scrivevo già a sei anni, non passa quasi giorno senza che io scriva, appunti qualcosa, anche soltanto una semplice frase che mi viene alla mente e che, poi, potrà magari servirmi per strutturare una nuova storia.
La scrittura per me è un fuoco che mi brucia dentro e che non si placa fintanto che non ho portato a termine il racconto o il romanzo.

Amo la scrittura, è un rapporto d’amore direi, un senso di appartenenza l’una all’altra, io appartengo alla scrittura come lei appartiene a me.


© Flavia Cantini

giovedì 19 luglio 2012

Selene, la protagonista

Selene crede di essere forte e invece è fragile
Selene crede di essere fragile e invece è forte
Selene che entra in contatto con il Bene e il Male,
il mondo parallelo a quello degli umani.

Selene che è diversa ma anche umana,
che combatte il Male ma disubbidisce al Bene,
che si fida del Bene ma non abbassa comunque la guardia.

Amante di un demone e amica di un angelo,
solitaria e determinata
ma così desiderosa di un caloroso abbraccio.

Il Male la scruta e il Bene la chiama
e
lei nel secondo volume sceglierà
la strada.

La strada del Bene o la strada del Male?

Lettori, che dirvi, soltanto il volume lo sa
e
se vorrete, 
scorrendo le sue pagine
ve lo rivelerà.




L'autrice,
Flavia Cantini

sabato 16 giugno 2012

Notti senza luna volume secondo

Ecco la notizia:


domani invio il contratto firmato per la pubblicazione del secondo volume della trilogia!


D'ora in poi, nel blog anche il secondo volume e le anticipazioni.


Continuate a seguirmi, ci saranno novità e restano ancora, fino al 24 giugno, copie del primo volume a 10 euro anziché 14,90


Che dire, mai come ora... Stay tuned!


L'autrice

giovedì 26 aprile 2012

Scrivere

Scrivere è creare, è un'arte, è un mestiere a tutti gli effetti, un mestiere che procura soddisfazione ma anche fatica.
Lo scrittore entra ed esce da realtà diverse, dalla realtà quotidiana, da storie sempre diverse e lo sforzo creativo è notevole, la mente lavora e genera, procrea e la stanchezza conseguente si fa sentire.


Scrivere è un mestiere, un mestiere nobile ma, purtroppo soprattutto a livello di esordienti, poco riconosciuto.


Scrivere è impegnare la mente a 360 gradi, è stare ore e ore in un mondo diverso, parallelo, è perdere il contatto con la realtà, è leggere e rileggere con elevata attenzione per correggere ogni singolo refuso, ogni singola virgola mancante o fuori posto, è lavorare con la mente e con il cuore.


Scrivere è opera creatrice, è dare vita a storie e personaggi che, altrimenti, non avrebbero mai visto la luce.


Scrivere soddisfa, regala gioia, è un mestiere insieme gratificante e stancante.


Oggi ho scritto, riletto, corretto, la giornata è stata proficua e ora sono stanca perché ho trascorso tutto il pomeriggio nei panni di più personaggi con personalità differenti in una realtà diversa.


Oggi ho fatto il mio Lavoro, Scrivere è Mestiere.

martedì 13 marzo 2012

Anticipazione: altre immagini di Notti senza luna - Il Male e l'angelo

Ecco a voi altre immagini che ambientano il secondo volume, per ora non svelo ancora cosa si svolge in quei luoghi ( li ripubblicherò poi con didascalia quando il volume sarà pubblicato) ma intanto iniziate a prendere familiarità con il seguito della storia e a immaginare cosa accadrà nei posti qui fotografati.








Ma una didascalia la metto, leggete 1 pò :)


Uno dei luoghi dove immagino e scrivo il romanzo sulla mia fedele agenda!

mercoledì 8 febbraio 2012

sabato 14 gennaio 2012

Intervista all'autrice

Intervista a Flavia Cantini, leggete ;)

Ecco mia mia intervista per un blog di scrittori esordienti, "I romanzi di Deb".

NTERVISTA:

Buongiorno a te e grazie per averci concesso la tua preziosa presenza, ci vuoi parlare di chi è davvero Flavia Cantini?:
Una sognatrice innanzitutto, una ragazza sensibile e romantica che amerebbe sempre sognare ad occhi aperti e vivere in un modo tutto suo fatto di poesia e di storie fantastiche da raccontare. Sono del segno dei Pesci (complicato ahimé), ho 24 anni (vado per i 25), mi sento creativa e “artista”, mi sono laureata al Dams Cinema, mi sono diplomata poi in Regia. Per me, il mondo dell’audiovisivo va di pari passo con quello della scrittura e il mio desiderio è realizzarmi in entrambi i campi. Il cinema e la scrittura sono le mie passioni più grandi da sempre, adoro inventare storie e personaggi e poterli (magari) far vivere sia su libro che su schermo. Sono una persona molto profonda, riflessiva, anche un pò malinconica a volte, ambientalista e animalista convinta.
Il tuo romanzo, un pezzo di sogno, lo specchio della tua anima e la tua eredità nel tempo: parlaci di lui, parlaci della tua opera:
“Notti senza luna”, edito da Arduino Sacco nel Giugno 2011, è il primo volume di una trilogia fantasy ambientata ai giorni nostri. Avevo in mente di raccontare la storia di una ragazza sola, emarginata, osteggiata dalla società e dal paese in cui vive, volevo affrontare il tema della Solitudine e del riscatto. Poi, mi affascinava anche l’argomento delle Masche piemontesi (persone con poteri soprannaturali in grado di soggiogare l’altra gente che non si accorgeva di nulla): mettendo insieme questi due temi e sistemandoli in una cornice fantasy (uno dei miei generi preferiti) è nato il primo volume, scritto nell’estate del 2010, quasi come un flusso di coscienza. La protagonista narra in prima persona e, all’inizio, in flashback, la sua storia, l’infanzia solitaria, l’odio da parte di quasi tutte le persone del paese (che, in realtà, persone non sono), l’incomprensione e il dolore. Poi, al compimento del dodicesimo anno, assiste a qualcosa di soprannaturale che la porterà a farsi domande e a chiedere consiglio ad un anziano prozio veggente, anche lui deriso e allontanato per il suo bizzarro stile di vita. Il prozio le spiegherà l’esistenza di una razza del male che è al lavoro per sottomettere l’intero pianeta, i demoni invasori (la versione moderna, per me, delle Masche cui accennavo più sopra). Selene scoprirà così che lei ha una nobile ma difficilissima Missione: distruggere i demoni che infestano il paese natio e che si nascondono sotto innocenti spoglie umane. Ma un’imprevisto è in agguato: il Capo dei demoni da un lato la affascina e tra loro nasce una relazione proibita che porta Selene a destreggiarsi tra la Missione e il senso di colpa fino all’arrivo di un alleato inaspettato.
Cos’hai provato scrivendo questo romanzo? Cos’ha suscitato in te e quali di queste emozioni speri di far provare al lettore?
Ho provato grande empatia nei confronti della protagonista perchè anch’io non ho avuto un’infanzia troppo facile e sono stata vittima di incomprensioni e assurde prese in giro, ho sentito la forza del riscatto, il modo per dimostrare che anche i solitari hanno grandi potenzialità. Mi sono sentita bene, sollevata, avevo finalmente dato voce a coloro che sono derisi ingiustamente e senza motivo. E’ stato terapeutico, ho ripercorso sensazioni del passato molto difficili ma le ho rielaborate sotto forma romanzata e le ho lasciate finalmente indietro. Vorrei che il lettore potesse sentre il riscatto degli emarginati e appassionarsi al conflitto amore/odio, bene/male e assaporare la speranza della vittoria del bene sul male in un’epoca di incertezza come la nostra.
Ricordi la “tua prima volta”? La prima volta che hai pensato di far nascere un’idea e l’hai poi scritta, la prima volta che hai capito di voler sviluppare quest’arte? Parlaci delle emozioni di allora, parlaci di cosa è rimasto (o amplificato) oggi, di quelle sensazioni vissute:
Ricordo innanzitutto che le prime storielle le scrivevo all’età di sei anni e già allora provavo una grande soddisfazione durante l’atto creativo, sapevo che, senza il mio intervento, quei personaggi e quelle storie non avrebbero mai visto la luce, mi sentivo loro tramite verso il mondo. Così è stato poi per svariati racconti brevi ma ho sentito piena soddisfazione per questa consapevolezza quando ho scritto il mio primo romanzo completo (fantasy e ancora inedito), è stata una soddisfazione grande dare vita a quella storia così, a mio parere, toccante. Ora mi è rimasto il “fuoco” dell’atto creativo, l’urgenza di dare, appunto, vita a personaggi e storie che, soltanto grazie a me, potranno esistere, avere una possibilità nel mondo.
Cosa ne pensi dell’editoria italiana?
Non ne penso bene, è un mercato, è mercificazione, è una rete di aziende che vendono storie come altre aziende vendono automobili o elettrodomestici, soltanto per il profitto, per guadagnare e basta, non credono nell’autore, nella potenzialità della storia ma innalzano, pubblicano e pubblicizzano soltanto i nomi che “fanno vendere” come i soliti calciatori, veline, personaggi televisivi con ricette o autobiografie. Non c’è, tranne rari casi, passione per l’arte della scrittura, per lo sforzo creativo ma soltanto voglia di fare soldi e anche facilmente.
Sei attualmente impegnato in progetti per il futuro in corso?
Sì, sto scrivendo il secondo volume della mia saga fantasy, il seguito di “Notti senza luna”, appunto. Poi, sarò il momento del terzo e conclusivo volume. Ho poi in mente la trama per un nuovo romanzo, questa volta volume unico e drammatico ma, per ora, do la priorità alla trilogia che deve essere terminata.
Cosa auguri a te e alla tua opera, quali riscontri ha ottenuto sino a oggi?
Auguro a me e alla mia trilogia di poter avere visibilità, di avere la possibilità di “uscire nel mondo” e farsi conoscere da più persone possibili, desidero insomma poter avere una chance. Per ora, nell’ambito locale, Notti senza luna e io siamo abbastanza conosciuti e apprezzati.
Che cos’è per te scrivere? Cosa significa tenere la penna in mano e tramutare emozioni e pensieri in un opera?
Scrivere per me è creare, è dare la possibilità di vivere, di affacciarsi al mondo a personaggi e storie che, senza il mio tramite, non potrebbero mai esistere. E’ “diventare genitore”, è generare qualcosa, è procreare. Provo una vibrante emozione quando la penna scorre sul foglio e crea la vita delle mie opere, le emozioni sono intense, è stancante ma meraviglioso, è un’urgenza, è un fuoco che brucia fintanto che la storia non è stata generata ed è libera di spiccare il volo.
Dove possiamo trovare la tua opera o seguirti?
La mia opera si può trovare sul sito della casa editrice al linkhttp://www.arduinosacco.it/product.php?id_product=596, su IBS, su LIBRERIAUNIVERSITARIA, su DEASTORE.
Il modo più facile per reperirlo è online ma potete anche provare a ordinarlo nelle librerie.
Seguitemi sul mio blog flaviascrittrice.blogspot.com
E per ultimo, un consiglio a chi come te insegue questo sogno e una parola ai tuoi lettori:
1) Cosa raccomanderesti a un esordiente?
 Di crederci, di provarci dieci, cento, mille volte, di non lasciarsi abbindolare da case editrici che chiedono soldi per la pubblicazione, di farsi pubblicità in tutti i modi che gli vengono in mente, di essere molto presente online, di puntare sul passaparola.
2) Cosa vorresti dire ai tuoi lettori? Innanzitutto ringrazio uno per uno i miei lettori e vorrei dire loro di aspettare con trepidazione il secondo volume di “Notti senza luna” che scioglierà molti dei nodi lasciati irrisolti dal primo, di appassionarsi ai miei personaggi e di avere la pazienza di aspettare poi l’uscita anche del terzo e conclusivo volume che uscirà molto più in là, di capire insomma che io, come scrittrice, devo anche aspettare che arrivi la famigerata ispirazione :)
Grazie mille per la partecipazione.
Amici del blog, non ci resta che supportare questi giovani talenti!
Deborah

venerdì 6 gennaio 2012

Foto presentazione Notti senza luna

E dopo le vacanze, torno al lavoro sul seguito di Notti senza luna.
Intanto, nell'attesa di ulteriori sviluppi e di nuove curiosità riguardo la saga, vi posto alcune foto della prima presentazione pubblica tenutasi il 16 Dicembre 2011 alla Biblioteca di Cairo Montenotte (SV).

A presto,

L'autrice





sabato 19 novembre 2011

Presentazione pubblica Notti senza luna

Il 16 Dicembre alle ore 21 è prevista, alla Biblioteca del mio attuale paese di residenza, la prima Presentazione pubblica del mio romanzo d'esordio "Notti senza luna".
Sto cercando di elaborare una scaletta con le cose principali da dire: ideazione, ispirazione, trama, i due romanzi successivi, un pò di mia biografia...

Vi aggiornerò sulle idee che avrò per la Presentazione e, lo confesso, l'idea di parlare del mio esordio in pubblico mi spaventa un pò eheh... Ma, allo stesso tempo, mi rende felice e spero che porti fortuna a questa trilogia ancora sommersa da milioni di altre trilogie (vedi Twilight :D) che stanno spopolando.

Ci aggiorniamo,
L'autrice


martedì 8 novembre 2011

La solitudine dell'eroe

Il personaggio di Selene, protagonista e eroina della saga fantasy da me ideata con il primo volume ora in commercio "Notti senza luna", è fondamentalmente un personaggio solo, solitario, la sua vita e anche la sua Missione sono imperniate di solitudine.


Selene è sempre stata sola seppur inserita in un contesto ricco (purtroppo) di altre persone (la maggioranza delle quali, in realtà demoni); soltanto lei con se stessa, nelle sue paure, nei suoi dubbi, nelle sue gioie, sempre sola.


Incompresa, anche, e osteggiata ma è difficile per i comuni mortali capire la grandezza e i tormenti interiori di un eroe e lei è un eroe, è l'eroina della mia trilogia, da lei dipende (in parte certo ma pur sempre dipende) il trionfo del Bene sul Male.


La solitudine non è mai facile, sia che si presenti come "esistenziale" (uno stato dell'anima, il sentirsi soli in mezzo alla folla quando, comunque, si hanno rapporti e contatti con altri) sia che si presenti come solitudine "vera e propria" cioè l'essere lasciati a se stessi, non poter intrattenere rapporti con nessuno, essere isolati.


Riflettendo sul personaggio di Selene e rileggendo gli altri due romanzi da me già scritti ma ancora inediti e i vari racconti brevi, ho notato che la Solitudine è il tema ricorrente nei mie lavori, è lo sfondo, in forme diverse compare sempre e comunque in tutto ciò che scrivo sia per narrazione che per video.


Ho scoperto così il filo conduttore principale che lega, in qualche modo, tutti i miei lavori: il personaggio, il protagonista, l'eroe è solo, in un senso o nell'altro; è incompreso, si trova nel drammatico momento del "tu per tu con se stessi".


Tornando infine alla saga di Selene, chi ha già letto il primo volume, potrà forse obiettare che la presenza di Devin, in qualche modo, scalfisce la solitudine di Selene.
Ma non credo sia così perchè, seppur in quel modo sereno e distaccato che potremmo quasi definire Nirvana, anche lui è solo, solo in una solitudine che più non gli pesa, in una dimensione che non concepisce la solitudine come fa invece l'umana Selene, eppure Devin è solo.


E, senza anticipare nulla, certamente su questo tema, il secondo volume (ora in lavorazione) non smentirà il primo.


E chissà, forse un giorno, se un pubblico anche minimo si raggrupperà intorno a me, anche gli altri due romanzi saranno editi e potremmo confrontarci insieme su questa caratteristica comune dei miei eroi.


Al prossimo post,
l'Autrice

mercoledì 26 ottobre 2011

I luoghi di Notti senza luna


Il "mitico" torrente, luogo che mi ha ispirato non poco la stesura del primo volume dove è una location molto importante. E nel secondo volume (che sto scrivendo) sulle sue sponde avverrà qualcosa di cruciale per il proseguimento della storia. 



Uno scorcio del prato amato da Selene, prato dove ama rilassarsi in compagnia del suo cane e dove, nel primo volume, avviene l'incontro con Devin.



domenica 16 ottobre 2011

Notti senza luna

Oggi mi va di fare due annotazioni sul volume primo, Notti senza luna, pubblicato il 7 Giugno a Roma da Arduino Sacco Editore e ora in commercio.
Questo volume, che tuttora sto promuovendo, ha l'arduo compito di dare il via a una saga, a una trilogia e non è sempre facile.
Gran parte del successo dell'intera trilogia e degli altri 2 volumi pesa gravemente sul volume primo che deve "cominciare dall'inizio", presentare la situazione, i personaggi, la vicenda centrale, le interazioni tra i personaggi.
Deve creare quella sensazione di "attesa" in modo da coinvolgere il lettore e invogliarlo a "investire" su questa trilogia fantasy, su questa storia e ad attendere i due volumi successivi.
E' il volume che "semina indizi", che presenta la trama e che lascia "aperta la porta" per le successive e probabili vicende che porteranno la saga a snodarsi attraverso un secondo e un terzo volume.
Ha davvero una grande responsabilità questo primo volume, speriamo riesca nel suo intento.

L'autrice
Flavia Cantini

P.S (nel frattempo, sto lavorando al secondo volume).

venerdì 23 settembre 2011

I demoni "normali cittadini"

Notti senza luna parla di un paese, il paese natio della protagonista Selene, infestato da demoni colonizzatori intenzionati a estinguere il genere umano per diventare loro stessi razza dominante sulla Terra.
Infatti, ogni singolo borgo, paese, città, metropoli del mondo è infestata da questa specie del male.


Ed entra in gioco la lotta tra il bene (il ruolo di Combattente sotto il cui segno è nata Selene) e il male (i demoni), la lotta tra luce e ombra, la lotta strisciante che si svolge tutti i giorni sotto gli occhi dei cosiddetti "innocenti", gli umani che non riescono a rendersi conto di quanto stia accadendo, gli umani che non sanno riconoscere i demoni aldilà delle fittizie spoglie umane.


Demoni che agiscono in sordina, camuffati da "normali cittadini": i demoni sono insegnanti, negozianti, professionisti, amici, vicini di casa, colleghi di lavoro, compagni di classe... insomma, davvero "persone" normali all'apparenza e agli occhi facilmente ingannabili degli umani che non possono sapere.


E questo è il male.


Poi, esiste anche una razza speciale, i cosiddetti Conoscitori che hanno il potere di riuscire a "riconoscere" i demoni; riescono a vedere oltre la loro fittizia forma umana e riconoscono lo sguardo malvagio di quelle creature demoniache.
I Conoscitori hanno il cosiddetto "sangue forte" che permette loro di non finire vittima dei demoni.


Poi, sopra tutti, si erge, nel bene, la figura del Combattente che è il solo a poter ingaggiare la lotta con i demoni e portarli alla distruzione. Un solo Combattente per città, borgo o metropoli della Terra.


E qui entra in gioco anche la solitudine, l'emarginazione, una vita fatta di incomprensioni e derisione.


Mi sono ispirata all'idea delle Masche piemontesi, persone all'apparenza comuni che, invece, avevano il potere di soggiogare gli "innocenti" facendo loro ogni sorta di male e di dispetti. Esistevano però anche persone dal cosiddetto "sangue forte" che potevano riconoscere le Masche che, su di loro, nulla potevano.

venerdì 15 luglio 2011

dedica prima pagina Notti senza luna

La dedica di "Notti senza luna" è rivolta alla luna, astro misterioso e ispirazione di tante fantasie.

"Luna, che proteggi il mondo dal buio della notte,
guarda con benevolenza ai tuoi seguaci.
Luna, che oscuri il tuo volto,
assisti alla battaglia senza fine e
sorridi alla sconfitta del male.
Resta con noi nelle dubbie decisioni e
rischiara sempre il nostro cammino".