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martedì 16 ottobre 2012

20 ottobre ore 16 Cafè des Artistes, Pietra Ligure (SV)




I primi due volumi della trilogia si affiancano al mio cortometraggio ispirato alla leggenda o realtà delle Masche piemontesi  di cui i demoni dei romanzi sono, per me, la versione "modernizzata" e resa "giovane".

Io, i primi due volumi e il cortometraggio aspettiamo con piacere chiunque vorrà partecipare,

L'autrice

sabato 14 gennaio 2012

Intervista all'autrice

Intervista a Flavia Cantini, leggete ;)

Ecco mia mia intervista per un blog di scrittori esordienti, "I romanzi di Deb".

NTERVISTA:

Buongiorno a te e grazie per averci concesso la tua preziosa presenza, ci vuoi parlare di chi è davvero Flavia Cantini?:
Una sognatrice innanzitutto, una ragazza sensibile e romantica che amerebbe sempre sognare ad occhi aperti e vivere in un modo tutto suo fatto di poesia e di storie fantastiche da raccontare. Sono del segno dei Pesci (complicato ahimé), ho 24 anni (vado per i 25), mi sento creativa e “artista”, mi sono laureata al Dams Cinema, mi sono diplomata poi in Regia. Per me, il mondo dell’audiovisivo va di pari passo con quello della scrittura e il mio desiderio è realizzarmi in entrambi i campi. Il cinema e la scrittura sono le mie passioni più grandi da sempre, adoro inventare storie e personaggi e poterli (magari) far vivere sia su libro che su schermo. Sono una persona molto profonda, riflessiva, anche un pò malinconica a volte, ambientalista e animalista convinta.
Il tuo romanzo, un pezzo di sogno, lo specchio della tua anima e la tua eredità nel tempo: parlaci di lui, parlaci della tua opera:
“Notti senza luna”, edito da Arduino Sacco nel Giugno 2011, è il primo volume di una trilogia fantasy ambientata ai giorni nostri. Avevo in mente di raccontare la storia di una ragazza sola, emarginata, osteggiata dalla società e dal paese in cui vive, volevo affrontare il tema della Solitudine e del riscatto. Poi, mi affascinava anche l’argomento delle Masche piemontesi (persone con poteri soprannaturali in grado di soggiogare l’altra gente che non si accorgeva di nulla): mettendo insieme questi due temi e sistemandoli in una cornice fantasy (uno dei miei generi preferiti) è nato il primo volume, scritto nell’estate del 2010, quasi come un flusso di coscienza. La protagonista narra in prima persona e, all’inizio, in flashback, la sua storia, l’infanzia solitaria, l’odio da parte di quasi tutte le persone del paese (che, in realtà, persone non sono), l’incomprensione e il dolore. Poi, al compimento del dodicesimo anno, assiste a qualcosa di soprannaturale che la porterà a farsi domande e a chiedere consiglio ad un anziano prozio veggente, anche lui deriso e allontanato per il suo bizzarro stile di vita. Il prozio le spiegherà l’esistenza di una razza del male che è al lavoro per sottomettere l’intero pianeta, i demoni invasori (la versione moderna, per me, delle Masche cui accennavo più sopra). Selene scoprirà così che lei ha una nobile ma difficilissima Missione: distruggere i demoni che infestano il paese natio e che si nascondono sotto innocenti spoglie umane. Ma un’imprevisto è in agguato: il Capo dei demoni da un lato la affascina e tra loro nasce una relazione proibita che porta Selene a destreggiarsi tra la Missione e il senso di colpa fino all’arrivo di un alleato inaspettato.
Cos’hai provato scrivendo questo romanzo? Cos’ha suscitato in te e quali di queste emozioni speri di far provare al lettore?
Ho provato grande empatia nei confronti della protagonista perchè anch’io non ho avuto un’infanzia troppo facile e sono stata vittima di incomprensioni e assurde prese in giro, ho sentito la forza del riscatto, il modo per dimostrare che anche i solitari hanno grandi potenzialità. Mi sono sentita bene, sollevata, avevo finalmente dato voce a coloro che sono derisi ingiustamente e senza motivo. E’ stato terapeutico, ho ripercorso sensazioni del passato molto difficili ma le ho rielaborate sotto forma romanzata e le ho lasciate finalmente indietro. Vorrei che il lettore potesse sentre il riscatto degli emarginati e appassionarsi al conflitto amore/odio, bene/male e assaporare la speranza della vittoria del bene sul male in un’epoca di incertezza come la nostra.
Ricordi la “tua prima volta”? La prima volta che hai pensato di far nascere un’idea e l’hai poi scritta, la prima volta che hai capito di voler sviluppare quest’arte? Parlaci delle emozioni di allora, parlaci di cosa è rimasto (o amplificato) oggi, di quelle sensazioni vissute:
Ricordo innanzitutto che le prime storielle le scrivevo all’età di sei anni e già allora provavo una grande soddisfazione durante l’atto creativo, sapevo che, senza il mio intervento, quei personaggi e quelle storie non avrebbero mai visto la luce, mi sentivo loro tramite verso il mondo. Così è stato poi per svariati racconti brevi ma ho sentito piena soddisfazione per questa consapevolezza quando ho scritto il mio primo romanzo completo (fantasy e ancora inedito), è stata una soddisfazione grande dare vita a quella storia così, a mio parere, toccante. Ora mi è rimasto il “fuoco” dell’atto creativo, l’urgenza di dare, appunto, vita a personaggi e storie che, soltanto grazie a me, potranno esistere, avere una possibilità nel mondo.
Cosa ne pensi dell’editoria italiana?
Non ne penso bene, è un mercato, è mercificazione, è una rete di aziende che vendono storie come altre aziende vendono automobili o elettrodomestici, soltanto per il profitto, per guadagnare e basta, non credono nell’autore, nella potenzialità della storia ma innalzano, pubblicano e pubblicizzano soltanto i nomi che “fanno vendere” come i soliti calciatori, veline, personaggi televisivi con ricette o autobiografie. Non c’è, tranne rari casi, passione per l’arte della scrittura, per lo sforzo creativo ma soltanto voglia di fare soldi e anche facilmente.
Sei attualmente impegnato in progetti per il futuro in corso?
Sì, sto scrivendo il secondo volume della mia saga fantasy, il seguito di “Notti senza luna”, appunto. Poi, sarò il momento del terzo e conclusivo volume. Ho poi in mente la trama per un nuovo romanzo, questa volta volume unico e drammatico ma, per ora, do la priorità alla trilogia che deve essere terminata.
Cosa auguri a te e alla tua opera, quali riscontri ha ottenuto sino a oggi?
Auguro a me e alla mia trilogia di poter avere visibilità, di avere la possibilità di “uscire nel mondo” e farsi conoscere da più persone possibili, desidero insomma poter avere una chance. Per ora, nell’ambito locale, Notti senza luna e io siamo abbastanza conosciuti e apprezzati.
Che cos’è per te scrivere? Cosa significa tenere la penna in mano e tramutare emozioni e pensieri in un opera?
Scrivere per me è creare, è dare la possibilità di vivere, di affacciarsi al mondo a personaggi e storie che, senza il mio tramite, non potrebbero mai esistere. E’ “diventare genitore”, è generare qualcosa, è procreare. Provo una vibrante emozione quando la penna scorre sul foglio e crea la vita delle mie opere, le emozioni sono intense, è stancante ma meraviglioso, è un’urgenza, è un fuoco che brucia fintanto che la storia non è stata generata ed è libera di spiccare il volo.
Dove possiamo trovare la tua opera o seguirti?
La mia opera si può trovare sul sito della casa editrice al linkhttp://www.arduinosacco.it/product.php?id_product=596, su IBS, su LIBRERIAUNIVERSITARIA, su DEASTORE.
Il modo più facile per reperirlo è online ma potete anche provare a ordinarlo nelle librerie.
Seguitemi sul mio blog flaviascrittrice.blogspot.com
E per ultimo, un consiglio a chi come te insegue questo sogno e una parola ai tuoi lettori:
1) Cosa raccomanderesti a un esordiente?
 Di crederci, di provarci dieci, cento, mille volte, di non lasciarsi abbindolare da case editrici che chiedono soldi per la pubblicazione, di farsi pubblicità in tutti i modi che gli vengono in mente, di essere molto presente online, di puntare sul passaparola.
2) Cosa vorresti dire ai tuoi lettori? Innanzitutto ringrazio uno per uno i miei lettori e vorrei dire loro di aspettare con trepidazione il secondo volume di “Notti senza luna” che scioglierà molti dei nodi lasciati irrisolti dal primo, di appassionarsi ai miei personaggi e di avere la pazienza di aspettare poi l’uscita anche del terzo e conclusivo volume che uscirà molto più in là, di capire insomma che io, come scrittrice, devo anche aspettare che arrivi la famigerata ispirazione :)
Grazie mille per la partecipazione.
Amici del blog, non ci resta che supportare questi giovani talenti!
Deborah

venerdì 23 settembre 2011

I demoni "normali cittadini"

Notti senza luna parla di un paese, il paese natio della protagonista Selene, infestato da demoni colonizzatori intenzionati a estinguere il genere umano per diventare loro stessi razza dominante sulla Terra.
Infatti, ogni singolo borgo, paese, città, metropoli del mondo è infestata da questa specie del male.


Ed entra in gioco la lotta tra il bene (il ruolo di Combattente sotto il cui segno è nata Selene) e il male (i demoni), la lotta tra luce e ombra, la lotta strisciante che si svolge tutti i giorni sotto gli occhi dei cosiddetti "innocenti", gli umani che non riescono a rendersi conto di quanto stia accadendo, gli umani che non sanno riconoscere i demoni aldilà delle fittizie spoglie umane.


Demoni che agiscono in sordina, camuffati da "normali cittadini": i demoni sono insegnanti, negozianti, professionisti, amici, vicini di casa, colleghi di lavoro, compagni di classe... insomma, davvero "persone" normali all'apparenza e agli occhi facilmente ingannabili degli umani che non possono sapere.


E questo è il male.


Poi, esiste anche una razza speciale, i cosiddetti Conoscitori che hanno il potere di riuscire a "riconoscere" i demoni; riescono a vedere oltre la loro fittizia forma umana e riconoscono lo sguardo malvagio di quelle creature demoniache.
I Conoscitori hanno il cosiddetto "sangue forte" che permette loro di non finire vittima dei demoni.


Poi, sopra tutti, si erge, nel bene, la figura del Combattente che è il solo a poter ingaggiare la lotta con i demoni e portarli alla distruzione. Un solo Combattente per città, borgo o metropoli della Terra.


E qui entra in gioco anche la solitudine, l'emarginazione, una vita fatta di incomprensioni e derisione.


Mi sono ispirata all'idea delle Masche piemontesi, persone all'apparenza comuni che, invece, avevano il potere di soggiogare gli "innocenti" facendo loro ogni sorta di male e di dispetti. Esistevano però anche persone dal cosiddetto "sangue forte" che potevano riconoscere le Masche che, su di loro, nulla potevano.

venerdì 10 giugno 2011

L'idea di fondo di Notti senza luna

  • - Ma com'è nata l'idea di questo romanzo? Vuoi dire l'idea che mi ha ispirato questa storia?

  • -Sì, proprio questo. Ok perfetto, allora posso dire che ciò che mi ha portato a pensare una storia del genere sono stati i raconti delle "masche" piemontesi.
 
  • Puoi spiegarci meglio? Certo. I demoni o lemuri del mio romanzo sono, possiamo dire, una rivisitazione moderna di ciò che erano le masche in Piemonte nel secolo scorso. Persone con poteri sovvranaturali in grado di soggiogare le altre persone che non riuscivano a rendersene conto. E così sono i demoni del mio romanzo: si nascondono sotto spoglie umane per soggiogare i cosidetti "innocenti" che non riescono a riconoscere in loro la vera identità malvagia.

  • Ho capito. Ottima idea. Pare di capire (e traspare ovviamente dal tuo romanzo) che sei un'appassionata di misteri, leggende, soprannaturale. Hai colto nel segno, lo sono eccome. Sono affascinata da tutti questi temi e, ti dirò, ci credo anche. Il mondo del paranormale per me è realtà.

  • Un'ultima cosa per oggi: la figura dell'anziano prozio ti è stata ispirata da qualcuno? Eh sì. Ho avuto davvero una strana e anziana prozia che viveva, all'alba del 2000, in una casa solitaria sulla cima di una collina, senza acqua calda, senza riscaldamento nè alcuna comodità moderna. Era un personaggio davvero strano che evocava un non so che di misterioso. Era superstiziosa e credeva in qualcosa di sovrannaturale. Un ottimo stimolo per la mia fervida fantasia eheh.

  • Ti ringrazio delle curiosità che hai voluto svelarci oggi. Alle prossime rivelazioni, allora. Certo, questo blog è qui apposta per dire tutto il possibile su questa mia saga fantasy.