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giovedì 20 ottobre 2016

Essere lasciati



Affido alla mia scrittura la capacità di esprimere cosa succede dentro quando si viene lasciati e non lo si vorrebbe, non si è pronti a vedere la fine di una relazione in cui si crede, la decisione non parte da noi ma, nonostante tutto, ci troviamo a doverla accettare ugualmente...

"...Perchè poi quando ti lasciano, i giorni subito dopo speri sempre di riuscire a farli ragionare, ripensarci, speri in una chiamata, in un messaggio, in un "ricominciamo"... Speri che sia stato tutto un brutto sogno, che arrivi quella chiamata che ti spazza via in un secondo tutto il dolore di dosso, speri di correre loro di nuovo incontro e che tutto il dolore patito si sciolga in un rinnovato abbraccio... Ma non succede. Se ne vanno e neanche se Dio in persona glielo chiedesse tornerebbero indietro...
Quando ami qualcuno, o provi comunque un sentimento forte che sicuramente sfocierà in amore, tu non vorresti mai perdere quella persona, questo pensiero è l'ultimo che ti verrebbe in mente.
Pensi, piuttosto, a cosa condividere con lui/lei, al prossimo incontro, a cosa accadrà, a tutte le opportunità che la vita, le ore, i minuti, i secondi insieme possono offrire.
E' questo che pensi e mai e poi mai immagineresti la parola FINE in tutto questo.
Provi felicità, sentimenti veri, gioia, farfalle allo stomaco... Stai bene, quella persona ti fa stare bene, davvero bene e il primo pensiero del mattino è per lui/lei, il cellulare lo accendi pensando a un suo messaggio e alla tua voglia di dargli/le il buongiorno...
Poi, un giorno, sia pomeriggio o sera, mattino o notte, dopo tutto quello che di bello c'è stato ancora l'ultima volta che siete stati insieme, senti qualcosa, una strana sensazione, prendi il telefono e i messaggi non sono quelli che vedevi prima...
No, non può essere, non adesso, non di nuovo... E invece sì. Guarda in faccia la realtà, perchè è così.
Ti stanno lasciando.  
E' vero? No, non ci credi, ci sarà sicuramente un'altra possibilità, una chance, un modo per parlarne con calma, ragionare... Sicuramente riuscirai a evitare la Fine, sicuramente è solo un momento, ora gli/le dirai tutto, parlerete, tutto si sistemerà e domani, o meglio anche tra un'ora, sarete di nuovo felici e, anzi, riderete su quella fine scampata.
Non preoccuparti, non succede nulla, ora tu fai sapere tutto il tuo sentimento, sono qua per te, la porta del mio cuore è ancora aperta,  sto lottando per noi, c'è tanto potenziale positivo in questa storia, non buttiamola via, non perdiamoci adesso...
E' il tuo cuore che parla come un fiume in piena, ma niente. 
La decisione l'hanno presa, sai, e "non si torna indietro..."
Ci speri ancora perchè lo sappiamo che la speranza è l'ultima a morire o forse non muore mai. 
Passano le ore, pensi che ti chiameranno, dai c'è ancora tempo, ancora una possibilità, sicuramente adesso chiama, adesso o forse tra qualche ora, mah sì forse stasera o anche domani mattina...
Il telefono non suona però... Niente. E i giorni passano, non puoi più raccontarti che si', forse più tardi chiamerà e tutto andrà apposto.
Allora capisci che è tutto vero. Basta. Stop. Chiuso. Non condividerai più nulla con quella persona, che siano stati anni o mesi di relazione.
E allora poi comincia quell'altro tipo di dolore, quello malinconico, struggente di quando tipo passi davanti a quel bar dove avete fatto colazione insieme e lo/la rivedi proprio a quel tavolo accanto a te, oppure quella panchina, quella strada, quei luoghi significativi dove sai che forse per anni non avrai più il coraggio di mettere piede.
E questo dolore dura ininterrotto, sia che tu abbia amato quella persona per anni o per qualche mese.
E' dura, lo è stato la prima volta, lo è la seconda, lo sarebbe la centesima.
Non ci si abitua mai a perdere le persone amate. A essere lasciati.