"Ho una Missione e, da sempre (anche quando, ancora, non ne sapevo nulla), vivo per portarla a termine. Sono determinata, sicura di me e orgogliosa di essere 'diversa', 'prescelta', di essere la Combattente di questo paese.
Ma non sono coerente fino in fondo, non riesco a esserlo e, spesso, mi rimprovero duramente: non posso contravvenire alla regola base, non posso amare e odiare il mio nemico, il Capo dei miei nemici!
Eppure, lo guardo in quelle notti, osservo il suo volto che mi invita e mi sorride, vedo i suoi occhi di rara bellezza... E allora tutto l'odio si consuma e lascia posto a un'attrazione irresistibile che io, puntualmente, assecondo.
E' possibile tutto ciò?
Posso davvero permettere che accada?
Perché attendo quelle notti con impazienza?
Non dovrei, lo so, ma è come una calamita che mi attrae e io non so ancora opporre resistenza..."
In questo blog riporto la mia attività di scrittrice dal mio esordio con l'idea di una trilogia fantasy e le mie opere passate, presenti e future
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mercoledì 27 luglio 2011
sabato 23 luglio 2011
venerdì 15 luglio 2011
dedica prima pagina Notti senza luna
La dedica di "Notti senza luna" è rivolta alla luna, astro misterioso e ispirazione di tante fantasie.
"Luna, che proteggi il mondo dal buio della notte,
guarda con benevolenza ai tuoi seguaci.
Luna, che oscuri il tuo volto,
assisti alla battaglia senza fine e
sorridi alla sconfitta del male.
Resta con noi nelle dubbie decisioni e
rischiara sempre il nostro cammino".
lunedì 11 luglio 2011
Dal diario di Selene: gli istanti prima di vedere i demoni per la prima volta
"La notte era buia, ma buia davvero, non c'era la luna a illuminare il cammino quella sera: ricordo la fredda terra sotto le ginocchia e i fruscii lontani, lassù nel bosco. Respiravo a fatica, non mi rendevo quasi conto di come mai mi trovassi lì a quell'ora della notte, il cuore mi batteva nel petto come un martello e il fresco venticello notturno mi infastidiva. Cercavo di deglutire, di non pensare, di spostare lo sguardo dalla direzione in cui, invece, avrei dovuto guardare. Tutto intorno il buio, gli occhi faticavano ad abituarsi alla mancanza di luce e la posizione da me assunta per non essere vista e non fare rumore era davvero scomoda. Il torrente alle mie spalle scorreva rapido ma non riuscivo a concentrarmi, a sentirlo correre tra i sassi, ad ascoltarlo come amavo fare. Ero tesa, tremendamente tesa, l'ansia era ormai padrona dei miei pensieri e tremavo in quella notte che avrebbe cambiato il mio destino".
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giovedì 7 luglio 2011
intervista a un combattente
Sappiamo che, di norma, c'è un Combattente in ogni paese, borgo, città, metropoli: dico di norma perchè possono passare anni in cui un determinato luogo ne è sprovvisto (con le intuibili conseguenze).
Uno solo, un Combattente soltanto per tenere a bada gruppi sempre più numerosi di demoni; altro fatto, i Combattenti non possono aiutarsi tra loro e non conoscono l'identità dei propri "colleghi".
Oggi pubblichiamo una breve intervista a un Combattente (proprio come la nostra protagonista Selene) che vuole assolutamente rimanere anonimo.
-Quando e come hai scoperto qual'era il tuo destino?
- Ecco... sono sempre stato... "diverso", diciamo, molto isolato e avevo intuizioni che nessun altro aveva... poi c'erano delle "persone" (ora so che non erano tali) che mi guardavano strano e non mi lasciavano mai in pace ed erano tutti della mia città. E poi mi sentivo libero soltanto lontano dalla mia città e non ne capivo il perchè.
-E quando hai capito la verità?
-Sono stato avvicinato dal mio... "predecessore" chiamiamolo così, che mi aveva rintracciato (non chiedermi come) e doveva lasciare a me il compito di combattere i demoni (compito che lui non poteva più portare avanti per via dell'età troppo avanzata).
E' stato uno shock, tutto così irreale, tutto così inaspettato, anche se, una volta saputa la verità, chi ero, ho capito tutto della mia vita.
-Cioè?
-Per esempio la mia "diversità", il mio "sentire le voci" e come mai quelli guardassero strano (ma strano davvero) soltanto me.
-Come vivi adesso?
-Che dire, le mie priorità sono cambiate, adesso sto sempre in allerta per monitorare i miei nemici demoni e mi preparo alle battaglie in cui posso distruggerli (con grande soddisfazione, aggiungerei).
Presto rivolgeremo alcune domande anche a Selene, la "nostra" Combattente.
Uno solo, un Combattente soltanto per tenere a bada gruppi sempre più numerosi di demoni; altro fatto, i Combattenti non possono aiutarsi tra loro e non conoscono l'identità dei propri "colleghi".
Oggi pubblichiamo una breve intervista a un Combattente (proprio come la nostra protagonista Selene) che vuole assolutamente rimanere anonimo.
-Quando e come hai scoperto qual'era il tuo destino?
- Ecco... sono sempre stato... "diverso", diciamo, molto isolato e avevo intuizioni che nessun altro aveva... poi c'erano delle "persone" (ora so che non erano tali) che mi guardavano strano e non mi lasciavano mai in pace ed erano tutti della mia città. E poi mi sentivo libero soltanto lontano dalla mia città e non ne capivo il perchè.
-E quando hai capito la verità?
-Sono stato avvicinato dal mio... "predecessore" chiamiamolo così, che mi aveva rintracciato (non chiedermi come) e doveva lasciare a me il compito di combattere i demoni (compito che lui non poteva più portare avanti per via dell'età troppo avanzata).
E' stato uno shock, tutto così irreale, tutto così inaspettato, anche se, una volta saputa la verità, chi ero, ho capito tutto della mia vita.
-Cioè?
-Per esempio la mia "diversità", il mio "sentire le voci" e come mai quelli guardassero strano (ma strano davvero) soltanto me.
-Come vivi adesso?
-Che dire, le mie priorità sono cambiate, adesso sto sempre in allerta per monitorare i miei nemici demoni e mi preparo alle battaglie in cui posso distruggerli (con grande soddisfazione, aggiungerei).
Presto rivolgeremo alcune domande anche a Selene, la "nostra" Combattente.
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