Mentre scrivo il secondo volume della trilogia, "Notti senza luna- Il Male e l'angelo" mi rendo sempre più conto che, questi libri, appartengono ad un genere letterario che, forse, ancora non esiste: il fantasy-psicologico.
Già, perché il lettore non troverà "colpi di scena o effetti speciali" fantasy, battaglie epocali, draghi o molti degli esseri leggendari che popolano questo tipo di letteratura: piuttosto, entrerà nel mondo interiore della protagonista, potrà provare empatia per la sua Missione speciale, ascoltare i suoi dubbi e i suoi pensieri, il suo essere "diversa" e, soprattutto nel secondo volume, compirà con lei un difficile viaggio interiore alla ricerca della luce e del Bene attraverso la lotta contro traumi e angosce del passato.
Molta psicologia, molto spazio ai meandri, spesso insondabili, della mente, insomma... E, tutto questo, entro una cornice fantasy popolata da demoni, da esseri eterei che lottano x il trionfo del Bene, da Dimensioni Parallele e dal distacco dalla "banale" realtà degli umani.
Il secondo volume mi sta portando verso lidi che non avrei pensato di raccontare, non l'avevo immaginato e impostato così in scaletta ma poi, scrivendo, ho sentito che la storia avrebbe preso una piega diversa, molto più psicologica e anche "terapeutica" (se vogliamo) per me, scrittrice, che ho la possibilità di affrontare, attraverso la mia protagonista, alcuni aspetti del passato e dell'inconscio non completamente risolti.
Un percorso difficile, quindi, sia per la protagonista che per me come autrice, un secondo volume da scrivere piano piano riflettendo molto e tirando fuori parti di sé con cui non è facile avere un contatto.
Fantasy-psicologico, un nuovo genere?
L'autrice
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